Il nostro Assolo
Annalisa Maggiani
“Nella danza il corpo ripercorre da solo la sua propria memoria…non basta semplicemente essere nati dal ventre materno. Sono necessarie molte nascite. Rinascere sempre e dovunque. Ancora ed ancora” Hijikata Tatsumi
Espressione del ‘900 nel campo della danza è stato l’Assolo in cui il danzatore, libero, è coreografo a sé stesso, spesso usando l’improvvisazione come modo per cogliere l’attimo in divenire del movimento e dello stato d’animo ad esso indissolubilmente unito, danza che colpisce per l’autenticità che porta con sé:
Nella danza espressionista il corpo è in diretta connessione con l’anima, con il mondo interno del danzatore: la danza propone un ponte tra mondo interno ed esterno, il corpo in tutta la sua forza abitato in ogni sua parte. La tecnica non imbriglia ma dona nuove possibilità di espressione, di movimento, per poter arrivare a movimenti inusuali, completamente individuali. La danza Butoh riprende questa eredità e la amplia con l’approccio orientale che le è proprio di completa adesione corpo-anima-psiche investendo in questo processo anche l’universo. Il corpo è allora ancora più libero in ascolto, si imprime di storie e le può rimandare, esprimere nella danza senza mediazioni. In questa danza, il corpo connesso al suo centro ed al centro del cosmo è connesso anche alla sua ombra. Ma cosa sta succedendo nella cultura del corpo “ufficiale”, splendente ed impossibilitato a mostrare qualsiasi tipo di ombre?
Il corpo è portatore di modelli, parla di una cultura, il corpo oggi vacilla nel virtuale, nel non-corpo, la voragine corpo-anima è ancora più ampia. Il movimento unidirezionale nell’uso dei “tasti”: computer, cellulari, telecomandi vari ci porta sempre più lontano dalla pienezza corporea dello spazio abitato. Parallelamente corpi palestrati inseguono modelli che si allontanano ad ogni traguardo. Il corpo- corpo in palestra, la mente sul computer : la dualitá mente-corpo tipica della cultura occidentale in questa epoca è presente in modo lampante. È una scommessa poter andare contro-corrente rispondendo a bisogni umani di aderenza delle nostre parti(corporea, mentale ed emotiva) e creare ogni giorno un approccio alla vita diverso in cui un respiro profondo ci connette a noi stessi ed ai nostri pensieri. Insomma, muovete il corpo per muovere le emozioni o viceversa e danzate magari solo dentro di voi ma danzate, danzate, danzate!